Ottobre 2025
Impronta
Lascia la tua
Haikueditoriale n°16
Haiku

Cos’è l’impronta?

Una traccia, uno stile?

La riconosci.

L’impronta è un segno, una traccia, uno stile, qualcosa che riconosci – poi magari è un’orma che segui o non segui.

Ma sai chi può averla impressa.

“Impressa” l’ho detto apposta, perché l’impronta è qualcosa che si imprime – nel terreno, sul pianeta, in un piatto, in un vino, nella memoria o intimamente nel cuore (perché ci aiuta a essere chi siamo).

Ma allora perché diciamo che si può fare qualcosa “all’impronta”, cioè creando sul momento?

Perché a volte non siamo pronti. 

Ma ugualmente, senza premeditazione, improvvisando, inventando, tocchiamo la prontezza.

Miracolo.

 

 

Word count: 100
"Impronta d'acqua" (Hai letto bene)
A caccia di Ristoranti

Quando una cena ti si imprime

Di primo acchito, il nome “Impronta d’acqua” lascia perplessi. Si tratta di un ristorante a Cavi di Lavagna, nel Levante Ligure, una stella Michelin 2025.

È il mare ad avere lasciato le sue impronte un po’ dappertutto.

Nel nome del locale in primis.

Ma anche nello chef, Ivan Maniago, friulano trapiantato in Liguria. Impronta che a sua volta Ivan ha impresso ai suoi menu, caratterizzati dall’attenzione ai prodotti ittici, come alle risorse dell’entroterra. E non c’è bisogno dei tecnici del RIS per identificare l’impronta personale dello chef, costituita da esperienze internazionali e ricerche su umami e fermentazioni che ti si imprimono.

Word count: 100
50 anni di costiera a Bergamo?
A caccia di Ristoranti

In mezzo secolo, la lasci eccome un’impronta

Come succede con La Caprese di Mozzo diretto da Antonella Federico, che porta la cucina isolana in provincia di Bergamo.

Già il nome così tutto intero sancisce il doppio legame di territorio.

La questione è quella lungamente dibattuta del rapporto tra un ristorante, il territorio, i visitatori, i residenti.

Infatti La Caprese ha costruito la sua perfezione cogliendo il desiderio dei residenti e dei clienti di mangiare il miglior pesce – come in Costiera – e interpretandolo secondo le origini, con la fierezza di offrire il meglio.

Compleanno dopo compleanno, ora anche con Roberto Donadoni, nuovo chef.

Spaghetto di mezzanotte“, magari, adesso.

Word count: 100
Casa Camperio
Recensioni dall'alto

Aziendalista

Casa Camperio a Milano è un progetto molto importante, con una proprietà seria e capace e uno chef consulente come Roberto Conti che ha sempre dimostrato la sua professionalità attraverso i risultati economici raggiunti dai ristoranti seguiti da lui.

Il locale è aperto a pranzo e a cena. Le tecniche di cucina utilizzate sono innovative e la materia prima è eccezionale.

Il loro piatto migliore: anatra, mela e alga di mare dove l’anatra, con una cottura perfetta, è proposta in tre servizi. È un piatto che vale il viaggio.

Non c’è nulla da migliorare.

Word count: 94
Chef Manifesto 
all over (pron. ollover)
cappello chef

Quanti chef riescono a lasciare un’impronta che diventa memoria collettiva?

Qui i pochi che hanno raccontato un’epoca e hanno cambiato il modo in cui pensiamo il cibo. 

  • Escoffier codifica la cucina moderna. La Pesca Melba è storia.
  • Marchesi è il padre dell’alta cucina italiana contemporanea. Riso oro e zafferano, non serve aggiungere altro. 
  • Ducasse ha impostato uno stile più che un piatto. L’eleganza è la sua firma.
  • Adrià ha portato la rivoluzione molecolare. A lui dobbiamo la sferificazione.
  • Bottura porta la poesia e dà spazio alla tradizione. Famosi Oops! Mi è caduta la crostata e Cinque stagionature di Parmigiano.
  • Redzepi è nuova cucina nordica, radicale sul territorio.
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