La storia del Biscotto di Novara
Nati nel ‘500 come omaggio al Papa, questi biscotti devono il loro nome alla doppia cottura che elimina l’umidità e garantisce lunga conservazione, necessaria per affrontare lunghi viaggi.
È qui che nasce la parola “bis-cotto”, cioè cotto due volte.
Nel 1852, la famiglia Camporelli recuperò la ricetta riportando in auge questo biscotto fatto con soli tre ingredienti – uova, farina, zucchero – che, per i novaresi, sono un un alimento nutriente più che un semplice sfizio.
30 anni fa nasce anche il “triscotto”, cotto tre volte, dal sapore più tostato e amarognolo, perfetto con il gorgonzola piccante. Un simbolo di tradizione e gusto che non passa mai di moda.