Rann de la Madonna e altre gracidanti memorie
A Milano, in piazza Santo Stefano, fino all’aprile del 1931 c’era il mercato. Lì, sotto la tettoia, c’erano i ranatt, i venditori di rane – oggi quasi introvabili, allora pietanza acquistata da cuochi e privati.
Immaginati la combinazione micidiale: un gracidare assordante di rane e le grida di richiamo dei venditori.
In ciascuna postazione, un sacco di rane vive da una parte, più due tinozze: una piena d’acqua per i corpi spellati delle rane, l’altra per gli scarti.
Compravi le rane a dozzine, avvolte in carta di giornale.
Tra le più pregiate, “i rann della Madonna”.
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