Falò

falò nel buio

Il falò è un fuoco rituale, antichissime le origini. Un fuoco controllato. Che distrugge un cumulo di sterpi (o di ricordi). Che invoca protezione. Che riunisce le persone. Che punteggia le notti. Che vibra di scintille. Che dà fastidio all’ordine pubblico. Che – dicono – peggiora la qualità dell’aria. Il fuoco del falò dialoga con la luna in cielo. E qui leggi Cesare Pavese. Perché il falò si chiama così? Viene, pare, dal greco ϕανός (pron. fanòs) = lampada. Il falò produce una gran fiamma, che però dura poco, acceso per distruggere qualcosa o per segnale o per festa e allegrezza. 

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