Posate grazie-dei-fior, più o meno assurde
Posto che qui risparmio la chincaglieria talmente kitsch da diventare quasi oltrelordine (sottolineo quasi), tipo i cucchiaini-souvenir con il nome della città o i poggiamestolo dipinti, ecco altre posate, qui.
Come il cucchiaio d’argento da bonbon, floreale ma traforato – per bonbon di un certo calibro.
O i cucchiaini demi-tasse, insomma da caffè, con un’estremità floreale, diversi tra loro, così non ce li scambiamo.
O i cucchiani sagomati come fiori, difficili da avvicinare alle labbra.
O le posate inservibili di Haley Bates, tipo un cucchiaino che fiorisce su un cucchiaio grande o un cucchiaio bucherellato, simile al centro di un girasole.