Maggio 2025
Chaos
Affrontalo
Haikueditoriale #11
Haiku

Chaos, con l’acca.

Abisso spalancato.

Può esser tutto.

Sì, Chaos scritto con la h, è greco antico.

Chaos è una parola bellissima, pazzesca.

Deriva da un verbo che significa “aprirsi, spalancarsi.”

Come quando si apre la bocca per la sorpresa.

O come quando si apre una voragine.

Il Chaos è l’indistinto, l’abisso primordiale dove tutto si mescola, è il disordine, è la prossima cosa che prende forma.

Quale forma? Boh.

Il Chaos è anche nel nostro mondo food-travel-hospitality pieno di contraddizioni.

Capiamo se si può mettere ordine o se è meglio imparare a conviverci.

Il Chaos è oltrelordine – che fortuna!

Word count: 100
A me le noccioline!
Ollocaptions

Se c’è una cosa che rende caotico l’aperitivo sono le noccioline (arachidi, peanuts, chiamale come vuoi), con i loro gusci e bucce.

*

Per cui, ecco il colpo di genio di questo bar genovese che te le serve in una bottiglietta di Campari.

Ti rovesci prima in mano e poi in bocca quelle che vuoi.

*

E se ti viene una sete pazzesca e devi raddoppiare il drink, loro (i gestori, ovvio) sono lì apposta.

Word count: 73
Barriqade design
A caccia di Prodotti
Penna fatta di legno di botti

Quando l’arte riduce il chaos 

Se possiamo considerare l’arte un modo per ridurre il caos, Barriqade trasforma il concetto di recupero. 

Le botti esauste, tavolozza che lascia emergere la passione per il legno, il vino e l’arte dell’accoglienza, rinascono come elementi di design che arricchiscono superfici e spazi con calore e suggestione. Ogni venatura custodisce il tempo, racconta storie. Non è solo recupero: è upcycling emozionale.

Le texture create si integrano armoniosamente negli ambienti – hotel, ristoranti, cantine o case – offrendo un’esperienza multisensoriale a chi sa cogliere il calore e il vissuto del legno. 

Così lo scarto che diventa anima. Perché anche una vecchia botte ha ancora molto da dire.

Word count: 104
Campioni veramente inaspettati
all over (pron. ollover)
Chaos Maestri Cucina Italiana premiazione

L’ultima autocelebrazione della cucina italiana ha celebrato i soliti noti, finendo inosservata nel caos di premi e premiolini. Si poteva fare di meglio?

Sono stati da poco premiati a Palazzo Chigi i Maestri dell’arte della cucina italiana: Bottura, Brazzale, Di Martino, Cotarella, Fabbri, Massari, Pepe, Petrini. Ennesimo riconoscimento a dare lustro a personaggi già illustri di loro e a chi questo riconoscimento lo assegna.

Ma che bisogno c’è di dire questi sono i più bravi a persone che più brave lo sono già – vedi il chaos di campionati, classifiche, guide.

La proliferazione di titoli è un utile riconoscimento, o piuttosto un fastidioso e petulante strumento di marketing? Che ci sta, intendiamoci. Ma forse a livello governativo ci potremmo attendere qualcosa di diversamente efficace.

Word count: 100
Capire il caviale
A caccia di Prodotti

Oltre l’idea di prelibatezza

L’Italia è ormai, con vari marchi, produttrice di caviale eccellente.

Che rientra in quei cibi interessanti per l’analisi sensoriale: aggiunge ricchezza o ulteriore Chaos al sistema dei descrittori?

Rispondendo “ulteriore Chaos“, diamo ragione a Nancy D’Aiuto aka Royal Food Caviar, che lancia un appello alla diffusione della cultura del caviale, prodotto molto italiano, spesso frainteso. «Il caviale è molto più di una prelibatezza. È il risultato di un processo artigianale, di tecniche di affinamento e di un controllo rigoroso della qualità… merita di essere compreso a fondo e scoperto in ogni sua sfumatura»

Spazio ai sommelier-assaggiatori-specialisti del caviale. All’accessibilità. Al rispetto.

Word count: 100