Febbraio 2025
Che clima mangiamo?
Acclimatiamoci
Haikueditoriale N°8
Haiku

Che clima siamo

o che clima mangiamo

urge sapere.

Cambio di clima, cambi di menu.

Cambiamento anche della nostra mentalità?

Non ci siamo solo noi.

Sotto i nostri occhi, l’intelligenza delle piante, adattate a nuove temperature, uno stress che fortifica. Colture che salgono di quota. Colture che scendono a valle. Calendari agricoli riscritti.

Predatori mangianti che diventano predatori mangiati, impensabili prelibatezze.

Api a rischio (ciao, miele!), granchi blu a mille, gamberi killer.

Inediti accostamenti stagionali resi possibili da nuove coesistenze di ingredienti simultanei. Qui la situazione diventa stimolante per chi crea.

“Che clima mangiamo?” è una domanda lecita, etica, estetica, sospesa.

Word count: 100
A cena con Pollie
all over (pron. ollover)

Favola distopica gallinacea

Pollie lesse ancora una volta le sue pagine preferite dal Cataclima, il primo Libro dei Libri.
Raccontava come in un tempo lontanissimo una pioggia di meteoriti si fosse dissolta scontrandosi col Grande Guscio.

Solo i più grossi avevano raggiunto, frammentati, il suolo, cambiando paesaggi, clima, popolazioni. Risparmiando noi Pulli, pensò con un sorriso che le increspò il becco.
Pollie guardò con appetito il pasticcio di carne: alcuni pezzi erano ancora interi.

Ebbe un moto di disgusto: aveva esplicitamente chiesto che nella sua porzione non ci fossero teste e mani. Erano le uniche parti degli Ominidi che non riusciva proprio a mangiare.

Word count: 98
Ai tempi delle rane
A caccia di Prodotti
che clima mangiamo ranatt

Rann de la Madonna e altre gracidanti memorie

A Milano, in piazza Santo Stefano, fino all’aprile del 1931 c’era il mercato. Lì, sotto la tettoia, c’erano i ranatt, i venditori di rane – oggi quasi introvabili, allora pietanza acquistata da cuochi e privati.

Immaginati la combinazione micidiale: un gracidare assordante di rane e le grida di richiamo dei venditori.

In ciascuna postazione, un sacco di rane vive da una parte, più due tinozze: una piena d’acqua per i corpi spellati delle rane, l’altra per gli scarti.

Compravi le rane a dozzine, avvolte in carta di giornale.

Tra le più pregiate, “i rann della Madonna”.

Fai un confronto con adesso.

Word count: 100
Avocado siciliano
A caccia di Prodotti
siciliaavocado avocado siciliano

Nuovi simboli, nuovi immaginari

È passato tempo da quando agrumi e fichi d’india erano simboli indiscussi dell’immaginario collettivo siciliano. È passata acqua sotto i ponti (poca, troppo poca sull’Isola), è il momento di scoprire nuovi segni, perché anche questi evolvono, con il cambiar del clima e dei gusti.

L’avocado cresce bene qui, il mercato italiano non ne ha mai abbastanza: +120% di vendite dal 2018.

Che sia Hass, la varietà scura più apprezzata, o il Reed, quello più liscio e meno cremoso, non c’è agricoltore che non sogni di sradicare agrumi per sostituirli con i ben più redditizi alberi dei frutti verdi.

Nuovi simboli.

Word count: 100
Bibo, cucina di fuoco e fumo
A caccia di Ristoranti

Per gli amici, Bibo

Un posto in campagna che è solo brace.

WOW, ti verrebbe da dire, allora paradiso della carne.

E invece Bibo ti spiazza, con la sua cucina di fuoco e di fumo a Mombisaggio sui Colli Tortonesi.

Perché il suo ideale è poca carne, ma di altissima qualità. E mai senza vegetali. Anzi, mai senza due-tre tipi di vegetali. Poi, sulla brace ci va di tutto, anche i ravioli.

E cosa percepisci?

Verità. Autenticità. Semplicità. Logica. Attenzione all’impatto ambientale.

Così spiega con le sue parole Luigi Bibo Corazza, anima del ristorante e di questa ardente cucina.

Ascoltalo.

Word count: 96